Tornerie Saleri Vitale

Press

Maggio 2011

Poter contare sullo "strumento ideale" è il sogno di ogni azienda: probabilmente è utopia, ma esistono soluzioni che si avvicinano a questo concetto e possono risolvere i problemi o aumentare le potenzialità di una azienda. Come è accaduto alla Torneria Saleri Vitale con l'installazione di un transfer Buffoli.

Barra statica, business in movimento

Quando si parla di macchine transfer il pensiero corre subito alle grandi aziende, lotti numerosi e pezzi "tutti uguali". Sbagliato: se da un lato è vero che questi presupposti rappresentano una ghiotta opportunità per lavorare al meglio, dall'altro il mercato ha ridotto i volumi, aumentato la complessità dei componenti e portato i moderni transfer a livelli di flessibilità e produttività tali da diventare accessibili a settori, aziende e lotti più piccoli. Ne abbiamo avuto riprova visitando la Saleri Vitale Tornerie, azienda artigiana nata a Lumezzane in provincia di Brescia nel 1964 e cresciuta nel tempo grazie a costanti investimenti in sistemi produttivi. «L'azienda è stata fondata da mio padre, ormai quasi cinquant'anni fa - ci ha spiegato Francesco Saleri - impiegando all'inizio torni a camme monomandrino. In questi anni l'evoluzione tecnologica è stata costante e ha imposto l'acquisto di macchine via via più performanti, come i torni plurimandrino e, infine, quelli bimandrino a controllo numerico a 4 assi». Apparentemente dunque l'azienda ha compiuto tutti i passi nel mondo della tornitura: più assi, più mandrini, più produttività e flessibilità. Ma è qui che Francesco Saleri mostra quella visione e capacità organizzativa che ha concorso al consolidamento dell'azienda e al raggiungimento di importanti traguardi. «Circa quattro anni fa ho visto all'opera in una officina un Trans-Bar Buffoli: un transfer a barra statica capace di fare tutto quello che facevamo noi, ma con tempi ancora più rapidi e in grado di operare su pezzi dalle dimensioni più grandi. Questa caratteristica ha destato il mio interesse, ma la sorpresa più grande è stato constatare che questo modello garantiva livelli di flessibilità tali da risultare competitivo anche su piccole serie». «Con i pezzi più complessi i torni convenzionali mostrano i propri limiti: in alcuni casi occorre riprendere il pezzo su macchine diverse, con evidenti problemi legati ai tempi e alla precisione dovuta al passaggio da un modello all'altro; con le macchine controllo numerico riusciamo a finire il pezzo in tempo estremamente ridotto. Ma non solo: in una occasione un cliente ha introdotto in un secondo momento una fresatura addizionale che la Trans-Bar è stata in grado di eseguire senza problemi, contrariamente a quanto avremmo potuto fare con un tornio a controllo numerico».

Una alternativa di valore
Cosa si "nasconde" dietro alla sigla TRB 55+/12/9+3 MPM che contraddistingue il modello Trans-Bar installato nell'officina della Saleri Vitale? Innanzitutto il diametro di passaggio barra (55 mm) e il numero di stazioni (12), delle quali 9 a mandrino singolo e 3 a mandrino multiplo. MPM, infine, è l'acronimo di Multi Process Modul, tecnologia che permette alla macchina di eseguire più lavorazioni a 3 assi. Il transfer da barra Buffoli è una soluzione alternativa che rappresenta realmente un salto tecnologico per le aziende di produzione di particolari meccanici assialsimmetrici. La Buffoli si è specializzata nell'engineering e nella costruzione di macchine transfer alimentate da barra statica (cioè non rotante) in cui utensili rotanti possono forare, tornire, filettare, fresare, rullare, marcare o godronare in direzioni contrapposte, allineate o disassate o trasversali comunque disposte, realizzando con una sola macchina pezzi completamente finiti con tutte le operazioni richieste. Pur non rappresentando una alternativa a tutte le problematiche di tornitura, questa tecnologia può garantire un miglioramento nei tempi ciclo e nella quantità in un numero considerevole di casi. Ma come si ottiene la flessibilità da una macchina transfer? In primo luogo con l'attrezzatura giusta. «Buffoli ha sviluppato una attrezzatura di serraggio modulare in grado di soddisfare la maggior parte delle esigenze di clienti senza ricorrere al cambio completo degli accessori dopo ogni modifica di produzione. - ha spiegato Francesco Saleri - L'investimento iniziale può quindi essere "spalmato" su tutti i lotti successivi, riducendo i costi totali e garantendo tempi ridotti per il cambio da un lotto all'altro. Non dimentichiamoci infatti che, pur apprezzando i grandi numeri, ci confrontiamo con un mercato caratterizzato da lotti sempre più piccoli, che richiedono un riattrezzaggio della macchina».

Tornitura da barra statica
La tecnologia della tornitura da barra statica in ottone o altri metalli è tuttora poco utilizzata in Italia, benché ampiamente diffusa in Germania e negli Stati Uniti. Questa soluzione è in grado di affiancarsi alla tecnologia a pezzo rotante, potendo in molti casi arrivare a sostituirla integralmente con vantaggi di produttività, flessibilità, rapidità di riattrezzamento e precisione. Inoltre, possono essere lavorati tutti i tipi di materiali: in Saleri Vitale è l'ottone a farla da padrona, ma le possibilità delle macchine Buffoli sono compatibili anche con materiali "difficili", come l'acciaio inox o alcune leghe più tenaci. La tecnologia di produzione da barra statica sviluppata e perfezionata dalla Buffoli da molte decine di anni consente di ottenere significativi vantaggi. Innanzitutto è possibile completare pezzi particolarmente complessi altrimenti non realizzabili sui torni, specie plurimandrino. Anche le lavorazioni eccentriche rispetto all'asse principale o trasversale del pezzo sono eseguibili senza difficoltà, adattandosi a pezzi da corti a molto lunghi (condizione tipica degli alberi). In un'ottica di miglioramento della qualità superficiale del pezzo e della vita dell'utensile è indispensabile poter selezionare gli avanzamenti e le velocità di tagli più adatte a ogni lavorazione: "stressare" l'utensile significa ottenere superfici con una rugosità a volte inaccettabile, mentre operare con parametri troppo conservativi può comportare un inutile spreco di tempo e un allungamento dei tempi ciclo, concetto agli antipodi rispetto a quanto in grado di fare una moderna macchina transfer. La macchina può essere inoltre attrezzata per lavorare due barre contemporaneamente, consentendo in alcuni casi di quadruplicare la produzione rispetto ai torni plurimandrino. Un ulteriore risparmio economico deriva come detto dai ridotti tempi di riattrezzaggio. La macchina offre una cadenza produttiva molto elevata, di conseguenza per garantire una adeguata autonomia è necessario utilizzare una soluzione di caricamento barre all'altezza: le barre, che possono essere estruse, laminate e profilate secondo necessità, vengono caricate in fasci fino a tre tonnellate sul caricabarre Buffoli, eliminando l'intervento dell'operatore automatizzando così l'intero processo. L'operatività della macchina si protrae quindi per ore, in alcuni casi un intero turno lavorativo può procedere senza presidio.

Ottone, ma non solo
La specialità della Torneria Saleri Vitale è l'ottone. «Abbiamo cominciato a lavorare per importanti clienti nel mondo della componentistica pneumatica e idraulica e, più in generale, per tutti quei committenti che necessitano di pezzi precisi e complessi. - ha spiegato Francesco Saleri - Oggi siamo in grado di realizzare qualunque pezzo rientri nel campo di lavoro delle nostre macchine, compresi articoli da regalo, casalinghi e pomelleria. Questa flessibilità nell'accettare commesse anche molto diverse tra loro ci ha permesso di crescere costantemente e di sopperire a eventuali cali di alcuni settori». «Conosciamo ogni aspetto dell'ottone, per il quale abbiamo organizzato anche un sistema centralizzato di gestione dei trucioli: essendo un materiale il cui prezzo cresce costantemente, è importante per noi poterlo recuperare per poi rivenderlo come rottame ai fornitori». A tal fine sono state collegate come "assi aggiuntivi" al controllo numerico del transfer Buffoli una lavatrice e una centrifuga per la pulizia dei trucioli: così facendo infatti, il materiale riciclato risulta pulito e asciutto e pronto per essere rivenduto. Il collegamento è indispensabile perché un eventuale malfunzionamento di questi strumenti può comportare un blocco del sistema di gestione dei trucioli: l'elevata produttività della macchina porta alla generazione di un alto volume di trucioli, che devono essere smaltiti nel modo corretto. Proprio il prezzo dell'ottone rappresenta un ulteriore vantaggio della macchina Buffoli rispetto ai torni tradizionali. «Pur con il nostro sistema di recupero, lo sfrido di ottone comporta un costo non indifferente. - ha spiegato Francesco Saleri - i nostri clienti lo sanno e lo tengono in considerazione quando ci commissionano una partita. Uno di essi, ad esempio, ha calcolato uno scarto complessivo del 3% della barra d'ottone, ma grazie all'impiego del Trans-Bar Buffoli siamo riusciti a dimezzare questo valore e a ottenere il numero richiesto di pezzi con un numero inferiore di barre». Un ulteriore vantaggio legato alla natura di questa macchina è la staticità del pezzo rispetto all'utensile: in presenza di barre non perfettamente rettilinee, infatti, la Trans-Bar consente di operare senza innescare insidiose vibrazioni che, alla lunga, possono rovinare precocemente gli utensili o addirittura romperli. Anche la generazione del truciolo è migliore: un utensile in rotazione non dà luogo alle classiche matasse che possono invece formarsi sui torni. Barra statica, business in movimento, «Teconologie Meccaniche», maggio 2011.